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Immagine del redattoreFrancesco Maria De Siati

Non di solo calcio vive l'italiano

Negli ultimi giorni ottombrini è imperversata la polemica sui diritti TV 2024-2029 per il campionato di calcio nostrano.

I principali contendenti sul ring sono l’Amministratore delegato della Serie A, De Siervo e il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Quest’ultimo ritiene che l’offerta di Sky e Dazn sia un male per il calcio italiano, che così morirà, tendendo a creare un canale ad hoc (“Lega Channel”).


A smentirlo però, è il Presidente del Torino, Urbano Cairo, il quale, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, ritiene che per quanto l’offerta potesse essere più alta, vista la quota di revenue sharing (modello di business basato sulla divisione del guadagno, con “rischio d’impresa” trasferito su chi sviluppa/realizza il progetto da parte di chi lo propone, ndr), non si potesse fare di meglio (parliamo circa di 250mln di euro di introiti a stagione, estremamente lontano dalla Superlega inglese).


Passiamo dall’altro lato del ring, a fare da scudiero al a.d. De Siervo, è il CEO di Dazn Italia, il quale si ritiene soddisfatto nell’aver impostato un orizzonte quinquennale, guardando in un’ottica di crescita costante al mercato calcistico italiano (sperando di evitare altri shock ed esternalità negative, ad es. il Covid; ndr.)


Eccoci giunti al “boss finale”, il CEO De Siervo continua sulla scia del suo vecchio-nuovo partner commerciale, mostrandosi comunque realista, facendo presente come in Italia manchi una giusta regolamentazione che possa permettere vendita combinata di un’offerta calcistica e di un’offerta internet (attualmente l’Autorità garante della concorrenza non lo autorizza) e di come profili come Amazon, Google o Apple preferiscano investire in altri settori del calcio, o per meglio dire in altre competizioni, ad esempio la Champions League, la quale drena molto denaro.


Dunque? L’amministratore De Siervo conclude la sua intervista a L’Equipe facendo presente come voglia ampliare il brand Serie A, aprendo sedi strategiche negli Stati Uniti, nel Medio Oriente e nel resto del mondo.


Se non è il Denaro ad andare in Serie A, è la Serie A che va dal Denaro.


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