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Immagine del redattoreMichele Carrani

London Bridges is down

Londra, 21 settembre 2022, Wenstmister Abbey, l’ultimo saluto a Sua Altezza Regina Elisabetta II.

La regnante per eccellenza, oltre settant’anni di regno, nei quali ha dovuto fronteggiare diversi momenti delicati, sia personali che, sopratutto, per il suo paese.

Era il 1952, a soli 25 anni succede al padre Giorgio VI, diventato Re per l’abdicazione del fratello Edoardo VIII che tra sposare una donna divorziata e il trono ha preferito la seconda.

La sua incoronazione è stata la prima trasmessa in diretta televisiva, al suo fianco il principe consorte Filippo Mountbatten (prima Filippo di Grecia) e i figli Anna e Carlo.

La Regina negli anni ha fronteggiato diverse crisi, la prima è quella del Canale di Suez, quando nel 1956 il presidente Nasser nazionalizza il canale ancora in parte gestito dagli inglesi. Negli anni 70 due fatti hanno scoinvolto Buckingham Palace: la scoperta che Antony Blunt, curatore della collezione reale era in realtà una spia sovietica; la morte del generale Lord Mountbatten, tutore di Filippo, da parte dei separatisti dell’IRA.

Nel 1982 la Regina è salita alla ribalta nuovamente per la pronta risposta nella guerra delle Falkland, dove sotto anche suo incarico gli inglesi hanno preso nuovamente possesso delle isole invase dagli argentini. Tra i militari inglesi era presente anche il principe Edoardo, motivo che ha dato ancora più volontà alla Regina di mettere fine al conflitto.

La Regina Elisabetta II lascia il trono al figlio, con l’auspicio che non faccia danni in vista del reame di William. Lascia anche un mondo particolare, una monarchia dal senso talvolta romantico quanto crudo ma che ha scandito i tempi della storia.

Una Regina che ha messo sempre davanti la sua patria e i suoi sudditi, un esempio di integrità e di devozione al prossimo.

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