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Immagine del redattoreMichele Carrani

La notte degli orrori.

Oggi ricade il cinquantesimo anniversario del Rogo di Primavalle avvenuto alle 3 di notte del 16 aprile 1973.

La “Brigata Tanas” riconducibile a Potere Operaio, azionò un ordigno in Via Bernardo de Bibbiena 33, nel quartiere Primavalle di Roma. La casa attenzionata dagli estremisti rossi era quella di Mario Mattei, segretario della sezione “Giarabub” del Movimento Sociale Italiano. Quello che doveva essere un atto intimidatorio presto divenne una strage. L’estremista rosso Lollo solo nel 2005 confermò la natura di quella notte, quando a causa di una rottura di un preservativo utilizzato per far creare razione tra gli agenti (benzina, acido solforico, diserbante e zucchero), cadutogli dell’acido sulle braccia scappò insieme ai compagni dall’abitazione di Mattei. A sua detta “inspiegabilmente” la benzina entrò nell’abitazione e lo scoppio dell’ordigno artigianale creò una vera e propria carneficina.

Il segretario Mattei, insieme alla moglie e a quattro dei suoi sei figli riesce a scappare dalla porta o lanciandosi dal balcone del secondo piano ma due di questi, Virgilio (22 anni) e Stefano (8 anni) non riuscirono a scappare.

L’immagine, che abbiamo scelto comunque di pubblicare nella grafica, è atroce. Alla sbarra del balcone è Virgilio Mattei che lì si aggrappò per cercare aiuto, poco distante, a lui attaccato c’è il fratello Stefano. I due morirono carbonizzati, i soccorsi ritrovarono i corpi dei due fratelli abbracciati.

In seguito numerosi esponenti politici e “culturali” della galassia comunista difese gli stragisti, tra i quali la giornalista Franca Rame, la quale insieme al compagno di vita Dario Fo, contribuì alla fuga e alla latitanza di alcuni di questi criminali. Sconvolgente come, il Messaggero di Roma, diede solidarietà agli stragisti. Successivamente si conobbe il motivo, la figlia del proprietario del tempo fu tra gli imputati della strage. Furono tutti impuniti.

Siamo dell’idea che: “si può avere un’ideale per una vita ma non si può dare la vita per un’ideale”. Condanniamo tutti gli attentati, siano essi di matrice rossa che nera, ricordando i martiri di questa guerra fratricida, insensata e disumana.

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