Alla manifestazione della giovanile di Fratelli d’Italia sono susseguiti diversi personaggi di spicco.
Ci interessa però commentare brevemente due delle tematiche emerse nella tre giorni di Atreju intitolata “Bentornato orgoglio italiano”: il discorso di chiusura della Presidente Meloni e la partecipazione del magnate americano Elon Musk.
Nel discorso tenuto domenica, la Premier ha tuonato nei confronti della categoria degli influencer rei di essere esempi non adeguati rispetto a chi inventa le eccellenze. Il tutto, facendo riferimento - seppur senza citarla - alla recente indagine ai danni di Chiara Ferragni e del sodalizio con il brand dolciario Balocco. Non ci interessa trattare il caso giudiziario nel particolare anche perché non è nostro compito, se lo ritenete opportuno fate le dovute ricerche.
Tolto che, a torto o a ragione, il discorso della Meloni possa essere più o meno condivisibile, siamo convinti che chi occupa lo scranno di Presidente del Consiglio abbia un ruolo importante con conseguenti responsabilità e problematiche da risolvere, indi per cui sarebbe meglio trattare questioni politiche relative al futuro del paese e non casi giuridici di influencer.
Passiamo all’imprenditore americano Elon Musk. Il discorso qui è semplice quanto di notevole importanza: la politica deve dialogare con la politica. Badate bene, non intendiamo dire che non si dovrebbero perseguire gli interessi della filiera produttiva, tutt’altro, ma la politica - e i rappresentanti dello Stato - non devono utilizzare figure a capo di imperi globali per decidere o perseguire la propria agenda setting.
In un mondo dove i soggetti a capo delle multinazionali hanno un’importanza tale per cui da superare o compromettere l’agire dei governi nazionali, diviene fondamentale separare i due piani e riaffermare la posizione primaria degli stati nazione.
Se il mondo dell’imprenditoria territoriale o globale si interessa a temi cari alla nazione come il problema della natalità e per asset importanti come quello dell’intelligenza artificiale è solo che un qualcosa di positivo ma essendo razionali lo sappiamo: nessuno fa niente per niente.
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