"E' questo il tema di questa Destra: che non vuole che arrivino i neri perché i neri diminuiscono i bianchi". Questa frase pregna di parole farneticanti e generalizzate è stata pronunciata in diretta a Piazza Pulita dal conduttore Corrado Formigli.
La premessa, o presunta tale, fatta dal conduttore è legata alle parole del Presidente Ungherese Viktor Orban, che in un suo comizio ha sottolineato l’importanza del mescolarsi tra popoli europei ma non provenienti da altri continenti.
Posto che le parole e il pensiero di Orban non siano una novità, generalizzare ponendo la Destra italiana, tra le righe, come razzista e suprematista è totalmente delirante.
La Presidente Meloni, in questo anno a Palazzo Chigi, ha instaurato ottimi rapporti con i più grandi capi di Stato e di governo dei maggiori paesi europei e mondiali, siano essi provenienti dall’area conservatrice che progressista.
Rimane certo che la Meloni debba scaricare della zavorra in eccesso: quei rapporti che mettono in dubbio il suo operato, come quello con il leader ungherese, poiché, in vista anche delle prossime elezioni europee, non può creare un’asse con soggetti che si dichiarano popolari come Orban ma che in realtà sono più radicali dell’europartito Identità e Democrazia di Salvini e Le Pen.
Tornando al ragionamento iniziale sulle parole del giornalista, o sedicente tale, che attacca il mondo della Destra come soggetto unico a livello europeo, è utile ricordare che la politica migratoria migliore e che ha contrastato e bloccato l’arrivo dei migranti è stata quella dell’ex Ministro degli Interni Marco Minniti, tra le altre: ex Partito Comunista Italiano e attualmente nelle file del Partito Democratico.
Le considerazioni sono presto fatte. Ci sono ottimi ministri sia a Destra che a sinistra come altrettanti soggetti poco intelligenti ambedue le parti. Lo stesso vale per il mondo del giornalismo, e Formigli è un ottimo esempio, dei secondi.
D’altronde non tutti possono nascere Indro Montanelli.
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