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Immagine del redattoreTommaso Rossi

L'Orlando Furioso

Furio Colombo, che è persona dotata di intelletto ma a quanto pare anche di profondi retaggi culturali ed ideologici, in questo articolo (o filippica, non so come definirla) porta all'estrema attualità un concetto che andrebbe analizzato per quello che è: storia.

Alcuni punti, per così dire, poco condivisibili:

- Isabella Rauti, "una vita tutta fascista". Visione miope e priva di conoscenza storica. Lo è stata sicuramente da giovane, era missina, è figlia di Rauti e qualcosa inevitabilmente ti rimane, checché se ne dica, ma fino a 3 anni fa lavorava per la NATO in missione speciale. Dai miei ricordi Mussolini non aveva questi grandi rapporti con l'America, almeno dopo la guerra in Etiopia

- Emanuele Fiano, "una vita tutta a sinistra (...) con annesso sproloquio su quanto sia bella la sinistra e sicuramente migliore della destra. Ma perchè? ancora dopo 75 anni si riprende questo concetto? forse superare definitivamente questa superiorità morale, etica e intellettuale gioverebbe a tutti.

- si imputa (come aspetto negativo) alla Rauti di aver scritto un libro - anche se in realtà ne ha scritti moltissimi anche in pedagogia, essendo docente universitaria a Roma Tre, o essendo stata non ricordo. Ma fa più comodo non dirlo - sulle donne fasciste. E quindi? "Una persona ben preparata sul fascismo". Bene, ripeto, e quindi? Essere preparati sul fascismo equivale ad avere uno stigma? Studiare non significa abbracciare una idea, anche qui concetto che pare poco chiaro.

- si sottolinea la laurea in architettura e il dottorato di Fiano, omettendo completamente la carriera accademica della Rauti, facendola passare per l'ultima della classe.

- una bella leccata a tutto quello che ha fatto Fiano durante la sua vita "dedicandosi alla difesa dei diritti umani" facendo sottintendere che la vita della Rauti sia stata caratterizzata da non so quali crimini umanitari.

- alla fine la parte più bella. La Rauti porta alle urne una, testuale, "idea di Italia in cui manca 1945, ripudiato e negato”.

Ora, qualche osservazione.

- "le colpe dei padri non ricadono sui figli" ci dice Emanuele Fiano nel suo post in cui annuncia la propria candidatura nell'uninominale di Sesto. E giustamente sempre Fiano ci fa un bel post in cui ci spiega quanto è cattivo, fascista, nazista, antisemita e persecutore di partigiani Pino Rauti. 18enne durante la RSI. Questo il link: https://www.facebook.com/photo/? fbid=616960726460808&set=a.262443711912513

- la figura di Pino Rauti credo sia la più complessa e male interpretata di tutto il panorama della destra italiana, per mille motivi che non sto qui a spiegare altrimenti scrivo un libro. Tra i tanti le sue origini sansepolcrine, la sua militanza repubblichina, i suoi primi 20 anni vissuti nell'aura medatica fascista, la sua vita parlamentare e extraparlamentare che si ricollegavano e rintrecciavano continuamente, il suo indubbio contributo culturale al partito, la sua spinta propulsiva verso il mondo giovanile continuamente abbandonato da Almirante attraverso convegni, libri, campi comunitari, ecc. Ridurre tutto a “Rauti è un fascista” è veramente troppo poco. Basti ricordare dopo la svolta di Fiuggi quando disse: "Gianfranco Fini a Fiuggi non ha deviato di una virgola dalle sue idee di sempre. Fini ha semplicemente ammesso pubblicamente quello che noi abbiamo sempre sostenuto, e cioè che il "fascismo di destra" non è fascismo, e non lo è mai stato". Cosa dire di ciò?

- Isabella Rauti, per quanto sia lontana da me per certe idee che ha, ha una carriera alle spalle fatta di sofferenza e abnegazione, perchè di sofferenza si tratta quando sei marchiata a vita come la figlia del fondatore di Ordine Nuovo. Trattarla come l'ultima dei pezzenti mi sembra quantomeno vile e ignobile

- è sempre presente questa idea in Italia per cui se stai a sinistra sei bello, bravo, gentile ed educato, mentre se stai a destra sei un cafone ignorante che vuole tornare al 28 Ottobre del 1922. le colpe stanno sia a destra, per non essersi saputi emancipare culturalmente ( e non aver capito Gramsci, ma a questo punto credo non lo abbiano nemmeno letto ) e a sinistra per questo complesso di superiorità che presuppone una caratura morale, etica e intellettuale che la destra si sogna.

- piuttosto che fare questi articoli da bambini dell'asilo, a sinistra si preoccupassero del perché la Stalingrado d'Italia è 6 anni ormai governata dalla destra

Un ultimo punto. Si parla ancora di Fascismo. Il fascismo fu una cosa seria, serissima. Drammatica e sconvolgente, sia per la destra che per l'Italia. Riproporlo oggi è, a mio avviso, solo controproducente per due motivi:

- è l'Italia che ha un problema con il fascismo e la sua eredità, non la Destra

- non ho ancora trovato una persona, studioso, accademico, militante o personaggio qualunque, che mi abbia dato una definizione di fascismo, e questo per un semplice motivo. Il fascismo fu una ideologia (e già qui è riduttivo e probabilmente sbagliato, ma è per semplificare) che da San Sepolcro in poi si è modificata continuamente fino al 28 Aprile del 1945, quando è morta con il suo fondatore.

Quindi quando si parla di fascismo, bisogna avere la decenza almeno di sapere di cosa si parla. Per questo non ne parlo

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