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Immagine del redattoreLuigi Gattone

L'Italia e i Balcani.

🇮🇹Lo scorso 24 gennaio, si è svolto la Conferenza “L’Italia e i Balcani: crescita e integrazione” a Trieste, storico ponte tra Italia e Balcani, come ha ricordato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Nel suo intervento, Giorgia Meloni ha ribadito la rilevanza strategica che i Balcani rivestono per l’Italia, auspicando per Roma un ruolo guida nel processo di integrazione europea dei Balcani Occidentali: processo già in corso e fortemente sostenuto dalla presenza italiana nella regione sul piano economico, oltre che militare – nell’ambito delle missioni di pace in Kosovo, Albania.


Il coinvolgimento italiano nei Balcani, sostiene Tajani, andrà comunque ad approfondirsi, grazie a fondi per le imprese che operano nella regione e progetti incentrati sulla transizione energetica e sul “Corridoio pan-europeo”, grazie agli investimenti previsti dal Pnrr.


Il governo e la Farnesina, comunque, hanno espresso pieno sostegno al cammino verso l’adesione all’Unione Europea, che nel 2022 ha segnato importanti tappe con l’avvio dei negoziati per Albania e Macedonia del Nord, il conseguimento dello status di candidato per la Bosnia-Erzegovina, nuovi colloqui con Serbia e Montenegro – redarguiti circa il rispetto dello stato di diritto e delle libertà individuali –, oltre all’ingresso ufficiale della Croazia nell’area Euro il 1° gennaio 2023.


🇷🇸🇽🇰Attualmente, l’area balcanica è scossa da vecchie e nuove tensioni tra Serbia e Kosovo e dalle conseguenze geopolitiche della guerra in Ucraina, che rischiano di precipitare nuovamente nel caos una regione storicamente instabile: lo scorso novembre, i Ministri di Esteri e Difesa hanno avviato una missione congiunta tra Belgrado e Pristina, rilanciando un ruolo preminente dell’Italia come mediatrice insieme a Francia e Germania.


🇪🇺L’occasione importantissima per l’Italia, e per l’Unione, è di far sentire il proprio peso in modo tangibile in una regione cruciale sotto molti aspetti – economia, infrastrutture, sicurezza –, contribuendo alla normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo: con la stabilizzazione dei Balcani, Roma può tornare a giocare un ruolo fondamentale in Europa e nel mondo.


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