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Immagine del redattoreMichele Carrani

Ipocrisia e denaro: i Mondiali in Qatar

Scandali, denari e diritti calpestati, queste sono solo alcune delle tematiche rilevanti che provengono dall’emirato del Qatar, dove il pallone e il gioco del calcio sono passati totalmente in secondo piano.



Tralasciamo le stravaganti buffonerie messe in atto dal Qatar, quali: finti tifosi pagati dall’organizzazione, stadi che sono cattedrali nel deserto, campionati nazionali e competizioni sovranazionali falsate dal fermo per il mondiale. Soffermiamoci di più su temi di importanza maggiore.

Questo mondiale ha le sue radici in Francia, meglio dire all’interno dell’Eliseo. Il Presidente Macron, insieme all’ex Presidente Uefa Michelle Platini, incontrano nel lontano 2015 il Principe qatariota. Ad una cena, l’ereditario del Qatar ha richiesto l’impegno da parte di Macron e soprattutto Platini, di fare il possibile per far assegnare il mondiale all’emirato. Esattamente due settimane dopo, il Principe del Qatar ha acquistato aerei da caccia francesi per una cifra intorno ai 15 miliardi di dollari, fatto stravagante, almeno per i malpensanti come noi. Le prove di ciò sono facilmente riscontrabili dalle dichiarazioni dell’ex Presidente Fifa Blatter.

La costruzione degli stadi in Qatar è costata diversi miliardi, la parte economica però passa in secondo piano poiché a perdere la vita sono state oltre 6500 persone secondo le stime del The Guardian. Ovviamente, tutte le richieste pervenute dalle famiglie delle vittime non hanno ricevuto risposta. I decessi sono avvenuti largamente per condizioni di lavoro disumane ed orari considerabili ai limiti della schiavitù.

Per quanto riguarda il rispetto dei diritti, il Qatar è una monarchia assoluta dove viene utilizzata e applicata la legge della Sharia. Questo comporta di per sé, una violazione dei diritti umani fondamentali soprattutto per quanto riguarda le minoranze. Il tema legato all’omosessualità è uno dei più ricorrenti, poiché ancora oggi è reato punibile con 5 anni di reclusione.

L’ipocrisia della FIFA, come quella dell’inginocchiamento inglese è totalmente ridicola.

Ripudiamo una manifestazione che non rispetta i diritti dei lavoratori e delle persone.

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