Oggi, 28 anni fa, chiudeva i battenti l'ultima opera editoriale di Montanelli: la Voce.
Nato dalla rottura con Silvio Berlusconi, accusato - non a torto - di ingerenze politiche, stentò a decollare anche a causa di un mercato già saturo, e di un progetto giornalistico sicuramente lontano dalla opposizione dicotomica data dalla seconda repubblica.
In chiusura, come da congedo, montanelli scrisse:
«Per tenere e difendere le mie posizioni, ho dovuto, in questi ultimi anni, fondare due giornali contro: contro la Sinistra, quando era la Sinistra a minacciarle; ed ora contro l'attuale parodia di Destra che le sta - cosa ancora più pericolosa - discreditando. Due battaglie, due sconfitte, di cui vado ugualmente fiero, ma che mi hanno lasciato addosso - nel morale ed anche nel fisico - troppe cicatrici. Chiedo ai lettori di riconoscermi il diritto al congedo.»
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