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Immagine del redattoreEdoardo Cei

Il Piano Mattei: il vertice Italia-Africa.

Il 28 e il 29 gennaio a Roma si è svolto il vertice Italia-Africa, non più chiamato con il termine conferenza per conferire un valore più aulico all’evento. A tal proposito, infatti, il summit si è tenuto a palazzo Madama, conferma dell’importanza del meeting e della centralità del Parlamento. La premier ha illustrato che il piano si basa su un totale di 5,5 miliardi di euro, inclusi crediti, operazioni a titolo gratuito e garanzie. Circa 3 miliardi provengono dal fondo italiano per il clima, mentre i restanti 2,5 miliardi sono finanziati dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo. Nel suo discorso di apertura, Giorgia Meloni ha presentato i principali punti del piano Mattei, ovvero istruzione e formazione, salute, energie, ed agricoltura e riserve idriche per combattere l’insicurezza alimentare.

 


Innanzitutto, il programma prevederà degli interventi mirati che abbiano come obiettivo la promozione della formazione, l’aggiornamento degli insegnanti e dei curricula scolastici, l’avvio di nuovi percorsi formativi e corsi professionali che possano direttamente introdurre i giovani nel mercato del lavoro grazie ad una stretta collaborazione con aziende locali e straniere. Inoltre, si punta a rafforzare i sistemi sanitari, potenziare le strutture locali migliorandone gli aspetti gestionali e burocratici, aumentare la formazione del personale sanitario e della ricerca, oltre che sviluppare strategie e sistemi di prevenzione di malattie e minacce alla salute, come pandemie o disastri naturali. Quanto all’energia, l’obiettivo italiano è quello di ergersi ad hub energetico europeo, una sorte di ponte tra l’Africa e l’Europa. Per quanto riguarda l’agricoltura, il piano si prefigge di diminuire i tassi di mal nutrizione, favorire lo creazione di filiere agroalimentari e sostenere lo sviluppo dei bio-carburanti. Infine, una parte degli investimenti saranno destinati alla perforazione di pozzi, alla manutenzione dei punti d’acqua già esistenti e alla rete di distribuzione idrica.

 

A quanto pare, il primo incontro si è caratterizzato maggiormente per la sua natura istituzionale, con la discussione di temi e strategie proposte da Meloni per garantire il successo del piano. Tuttavia, al momento non sono ancora chiari i dettagli degli interventi specifici che saranno implementati per raggiungere gli obiettivi prefissati. È possibile che questo incontro abbia avuto l'obiettivo di instillare fiducia tra i partner europei, in previsione degli incontri futuri con i paesi africani. Con il G7 imminente in Italia, si ipotizza che il governo possa beneficiare di risorse e aiuti europei per concretizzare gli impegni presi durante le discussioni.

 

L'opposizione italiana ha espresso pareri contrastanti sul piano Mattei presentato da Giorgia Meloni, con critiche provenienti da diverse fazioni. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha definito il progetto una "messa in scena" priva di fondi adeguati. Riccardo Magi di Più Europa lo ha considerato una passerella per la stampa di regime, mentre Carlo Calenda di Azione ha evidenziato la mancanza di sostanza nel piano, sottolineando la necessità di chiarezza sugli investimenti. Angelo Bonelli di Europa Verde ha criticato la visione del piano come predatoria, chiedendo un focus sulla cancellazione del debito africano. Le opposizioni condividono un'attenzione critica verso il piano, ma divergono sulle priorità e sulla validità delle proposte.

 

Al momento, non è contemplato il coinvolgimento di organizzazioni della società civile italiana e africana, comprese le diaspore, nel piano proposto. Queste organizzazioni avrebbero potuto contribuire significativamente con la loro esperienza e competenza nel dialogo con le comunità locali e le associazioni civili. La mancanza di tale coinvolgimento potrebbe privare il piano di una prospettiva più completa, trascurando possibili problematiche o opinioni emerse da tali interazioni.

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