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Immagine del redattoreValerio Lall

Il figlio di Roma

Il 24 febbraio 2003, l’Italia ha perso una delle sue icone più amate e rispettate con la scomparsa di Alberto Sordi, un gigante del cinema italiano il cui talento ha attraversato generazioni e confini culturali. Celebre per la sua straordinaria capacità di adattarsi a una moltitudine di ruoli e per il suo carisma inconfondibile, Sordi ha lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema, conquistando un posto privilegiato nei cuori di milioni di spettatori in ogni angolo del pianeta.


Nato il 15 giugno 1920 a Roma, “Albertone”, come noto al grande pubblico, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico italiano attraverso interpretazioni brillanti e indimenticabili in capolavori del neorealismo come “Roma, città aperta” di Roberto Rossellini, e in commedie esilaranti come “Un americano a Roma” e “Il Marchese del Grillo”. Nelle sue opere, il nostro artista poliedrico ha sempre dato prova di un’eccezionale capacità innata di incarnare una vasta gamma di personaggi con notevole maestria e autenticità.

La dolorosa notizia della morte di Alberto Sordi ha scosso profondamente non solo l’Italia, ma l’intero mondo, provocando un’ondata di tristezza e nostalgia per un artista tanto amato e rispettato. I suoi funerali solenni, tenutisi il 27 febbraio 2003 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, hanno visto una partecipazione commovente da parte di colleghi, ammiratori e semplici cittadini, tutti uniti nel tributare un ultimo saluto a questo Maestro del cinema italiano.

Concludendo in maniera “poetica”, è importante rimembrare il concetto foscoliano di “corrispondenza d’amorosi sensi”, il quale stabilisce che si è in grado di garantire all’uomo l’immortalità grazie alla possibilità di essere ricordato tra i vivi. Infatti, sebbene Albertone non sia più fisicamente tra noi, il suo spirito e il suo lascito artistico continuano a vivere attraverso i suoi film, che rimangono tappe fondamentali nella storia del cinema italiano e una fonte inesauribile di ispirazione per le generazioni future.

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