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Immagine del redattoreMichele Carrani

God bless you Diana.

La Principessa del Galles nonostante siano passati 25 anni anni dalla sua dipartita rimane un’icona sotto svariati punti di vista: dapprima per il sociale ma anche di eleganza, rispetto, vitalità e stile.

Lady Diana Spencer ha rappresentato, e lo fa tutt’ora, la figura di una Donna tenace e del popolo, per alcuni una Evita Peron moderna, che nonostante il passare degli anni crea ancora un ricordo dolce e talvolta rabbioso nei sudditi britannici e più in generale in tutti quelli che hanno stimato e ammirato la sua indole. La ricercata rabbia nei suoi stimatori è da ritrovarsi nella tragica fine che ha fatto Lady D nel tunnel del Ponte dell’Alma di Parigi alla mezzanotte e ventitre minuti del 31 agosto 1997. L’incidente che è costato la vita anche al suo fidanzato Dody Al-Fayed, milionario e figlio del vecchio proprietario dei magazzini Harrods, desta ancora dubbi e speculazioni.


Lady D ha il merito di aver cambiato il modo in cui il popolo vedeva la monarchia britannica. Una principessa che riusciva a mantenere i suoi tratti nobili nonostante la vocazione popolare, un animo ribelle ma solidale con i bisognosi. Una figura che non è rimpiazzabile, unica nel suo genere, dapprima martire di palazzo per poi diventare una spina nel fianco dell’immobilismo presente a Buckingham Palace.


Immaginarla oggigiorno è tutt’altro che semplice: c’è chi come la sua guardia del corpo l’avrebbe vista in prima linea per combattere al fianco dei medici la pandemia, chi invece la vedrebbe come mediatrice tra i dissidi interni tra il Principe William e suo fratello Harry. Di certo, una cosa la si può dedurre con estrema semplicità, la “nobile” Meghan non è la sua erede morale e chi ricerca in lei l’animo, la spontaneità e la bontà umana di Lady D è tutt’altro che in buonafede.


Lady Diana probabilmente se esistesse la reincarnazione sarebbe un albero: splendido, elegante e maestoso. Un albero che come ha fatto lei nella sua vita, inglobava l’anidride carbonica data dall’astio di una parte della casa reale e soprattutto dall’incapace marito Carlo e che rilasciava ossigeno e speranza nel mondo circostante.


God bless you Diana.


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