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Immagine del redattoreMichele Carrani

Facile fare gli europeisti con i confini altrui.

La questione dei migranti è diventata da tempo insostenibile e l’Unione Europea ha l’obbligo di prendere provvedimenti per gestire questo fenomeno.

Il Governo italiano dalla sua ha una colpa: aver creduto di poter adottare soluzioni semplici ad un fenomeno migratorio che è tutt’altro che semplice da gestire. Per anni, dagli scranni dell’opposizione e non, i partiti di CentroDestra hanno attaccato i Ministri degli Interni in carica per la mala gestione del fenomeno ma il problema è tutt’altro che italiano, stiamo parlando di un fenomeno epocale.


Non consideriamo le polemiche provenienti da sinistra poiché presente nel governo dal 2011 al 2018 e dal 2019 al 2022, tempistiche che rendono inutili varie proposte di soluzione che avrebbero potuto attuare, se solo l’avessero avute (ragionamento che vale per qualsivoglia tematica politica).


I partner europei sono da considerarsi tutt’altro che “affetti stabili”. Nelle scorse settimane sia il dicastero degli interni francese che quello tedesco hanno blindato i confini e rifiutato di rispettare gli accordi relativi agli ingressi dei migranti.


Il Consiglio UE di oggi ha trovato il beneplacito della Germania a proseguire per la redistribuzione ma il Ministro degli Interni Piantedosi ha abbandonato l’incontro a seguito di un contenzioso sulle ONG. Le navi in questione - sovvenzionate dal governo tedesco, scaturendo l’ira del Governo italiano perché incentivano le rotte migratorie - devono, da testo, non essere strumentalizzate.

L’accordo è ad uno stallo a causa dei due schieramenti contrapposti: i paesi mediterranei (Italia, Francia, Grecia e Spagna) favorevoli a misure di ricollocamento; i paesi dell’Europa centrale (e orientale) che rifiutano invece il ricollocamento, con la Germania che sembra aver cambiato idea e propendere verso la redistribuzione.


L’ardua propensione agli accordi all’interno dell’Unione Europea non è una novità poiché ogni stato pensa sempre a sé.


Ricordiamo infatti le parole del compianto Indro Montanelli:

“quando si farà l’Europa unità; i francesi ci entreranno da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei”.


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