Il governo ha prodotto la nuova legge di bilancio per l’anno 2024, nella quale ha indicato una spesa di 24 miliardi di euro. Le voci di riferimento sono varie: sanità, taglio del cuneo fiscale, lavoro, rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, pensioni, canone Rai, famiglie, investimenti.
Ci soffermiamo sull’ambito della sanità, per il quale il governo ha stanziato 3 miliardi di euro (7,5 per l’intero comparto sanitario) per l’anno 2024, cifra che consideriamo buona e che nel computo totale del Fondo Sanitario Nazionale porta i fondi a 136 miliardi, la quota più alta nella storia italiana (nel 2019 era 122).
Veniamo alle critiche.
L’opposizione lamenta la riduzione di investimento della spesa sanitaria rispetto al PIL, critica inutile poiché i riferimenti al PIL negli anni in cui era negativo (o pari allo zero) rende ovvia una percentuale maggiore d’investimento. All’innalzarsi del PIL si abbassa la percentuale ma non l’investimento in miliardi.
Lo stesso ragionamento vale per l’inflazione, poiché il suo tendenziale per l’anno 2024 è atteso in calo. Oltretutto, considerando il calo dell’inflazione, l’investimento diventa ancor più importante poiché l’abbassamento dei prezzi porta ad un maggior potere d’acquisto.
Il punto che ci desta non pochi dubbi, soprattutto sotto il profilo etico, è il provvedimento che vorrebbe il versamento di una somma pari a 2000 euro da parte degli extracomunitari per essere inserite nelle liste del SSN (cifra inferiore per chi ha il permesso di soggiorno lavorativo o studentesco).
Uno dei pochi vanti rimasti al nostro Paese è la sanità pubblica universale.
Diversa ritiene che la fruizione dei servizi del SSN non debba, e non possa, essere vincolata al pagamento di somme di denaro.
Auspichiamo che venga modificato questo provvedimento.
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