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Immagine del redattoreTommaso Rossi

Alitalia, una storia infinita.

La decisione della Commissione europea di considerare come illegali gli aiuti di stato concessi dal governo italiano, prima sotto la guida di Gentiloni, (ora per ironia della sorte commissario europeo per gli affari economici e monetari), e di Giuseppe Conte, padre dell’assistenzialismo all’italiana, non può che da noi essere accolta con favore.


La Commissione finalmente interviene definendo l’aiuto dato dal governo «illegale ai sensi delle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato», per cui «L’Italia deve quindi recuperare l’aiuto di Stato illegittimo, più gli interessi, da Alitalia».

Una notizia che arriva dopo anni di iniezione di liquidità nei confronti di una azienda mai ristrutturata per pura furia ideologica dei vari governi di destra e di sinistra, passando per i (purtroppo) redivivi Cinquestelle. Una azienda che, in un paese civile (o che almeno rispettasse il diritto europeo sancito dai trattati), sarebbe da anni morta e sepolta sotto i colpi di una concorrenza che, pur spietata che sia, ha avuto almeno il merito di far comprendere chi sa gestire una compagnia di bandiera e chi no.

Con buona pace dei nostri governi.

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